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mercoledì 11 ottobre 2023

Dal tradimento modernista al trionfo della Tradizione Cattolica

In venti secoli di storia la Chiesa Cattolica aveva dato vita a numerose e combattive milizie spirituali (Ordini Religiosi, Congregazioni, associazioni laicali, gruppi giovanili, opere missionarie, ecc.) che impiegando le armi della fede (preghiera, penitenza, apostolato, ecc.) lottavano con ardimento contro le agguerrite armate del mondo composte da laicisti, comunisti, massoni, eretici, ed altri ancora, riuscendo a portare a Cristo un gran numero di anime. I cristiani militanti erano selezionati tra il fiore della gioventù cattolica e venivano sottoposti ad un efficace addestramento ascetico che forgiava i loro cuori al combattimento spirituale, memori dell'insegnamento del Santo Giobbe: “Militia est vita hominis super terram” (Iob 7,1). 

Praticando con ardore le virtù cristiane i cattolici militanti avevano mostrato in faccia al mondo la bellezza della vita vissuta in maniera coerente col Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo, meritando così l'ammirazione dei buoni. Ai nemici della Chiesa non restava altro da fare che rodere dall'invidia per le nostre eroiche “truppe speciali” che con indomito spirito guerriero battagliavano in difesa della fede. I nostri combattenti, ovunque venivano messi alla prova, lottavano con abnegazione e coraggio, riuscendo ad infliggere alle armate infernali numerose e cocenti sconfitte che non saranno mai dimenticate. 

Affinché le nostre valorose milizie spirituali potessero essere paralizzate e annientate, occorreva che a un certo punto prevalessero le arti oscure dell'inganno e dell'ignominia: bande di rancorosi modernisti asserviti al nemico, mosse dal prurito delle novità e dall'odio verso la Tradizione Cattolica, imitando Giuda Iscariota tramarono senza ritegno coi nostri avversari che sul campo di battaglia non erano ancora riusciti a piegarci. Si sottomisero alla perfida e antievangelica mentalità mondana e sottoscrissero coi seguaci del mondo il più infamante degli armistizi.

A causa del vile tradimento modernista, i valorosi combattenti si ritrovarono sconvolti e disorientati dal turbine delle novità. In breve tempo molte delle nostre belle milizie spirituali furono rese irriconoscibili e ridotte a un cumulo di macerie. Le conseguenze furono traghiche: seminari deserti, conventi abbandonati, monasteri convertiti in alberghi, confessionali rimossi, chiese dismesse, associazioni cattoliche sfigurate e deturpate, compromessi al ribasso sui “valori non negoziabili”, e tante altre cose che rattristano.

Umanamente parlando, tutto sembrava perduto. Ma la fede ci insegna che la Chiesa è immortale, perché è il Corpo Mistico di Cristo, del quale noi siamo le membra. E se in molti ambienti la Dottrina Cattolica venne vergognosamente ammainata e gettata nel fango, alto e fiero restò il vessillo di Cristo Re portato dai militanti del movimento tradizionale, i quali non vollero deporre le armi della fede e arrendersi al nemico. Decisero di restare fedeli al Redentore Divino e di continuare con spirito di sacrificio e volontà d'acciaio il combattimento spirituale per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio.

Da allora sono trascorsi molti anni, e mentre la tracotante e vegliarda armata modernista continua ad assottigliare le fila ed è costretta a ripiegare da diversi fronti, il giovane e gagliardo movimento tradizionale continua ad attrarre nuove leve e ad avanzare con impeto nonostante il “fuoco di sbarramento” dei vecchi marpioni modernisti e dei loro alleati laicisti. Stiamo combattendo una battaglia spirituale aspra e faticosa contro un nemico che, pur di rallentare l'inarrestabile avanzata del battaglione tridentino, non si fa scrupolo di usare mezzi scorretti come la menzogna e l'inganno. Le ostili insidie dei novatori non solo non sono riuscite a sbarrare il passo al movimento tradizionale, ma hanno contribuito a irrobustire nei militanti la determinazione a combattere virilmente la buona battaglia della fede sino a quando la perfida e tirannica eresia modernista non sarà stata debellata.

Il vasto incendio che divampa nell'orbe cattolico è la conseguenza di oltre cinquant'anni di disastri causati dai modernisti. E mentre nel mondo infuria la battaglia spirituale contro l'accozzaglia dei nemici della Chiesa, il movimento tradizionale avanza con impavido ardimento verso nuove mete, nuove lotte, nuove vittorie, sino al preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria.