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martedì 25 aprile 2017

Circa il rischio di un guerrone


Un gentile lettore e generoso sostenitore del blog mi ha scritto una breve e-mail che pubblico volentieri.



Temo anch'io che un conflitto sia imminente. Faccio parte di coloro che vedevano nella vittoria di Donald Trump la fine dell'interventismo statunitense e l'inizio di una proficua collaborazione tra gli USA e la Federazione Russa al fine di distruggere una volta per tutte l'ISIS.

Gli eventi delle ultime due settimane mi hanno costretto a ricredermi. Non riesco a fare a meno di pensare che fra meno di un mese cadrà il centesimo anniversario della prima apparizione della Santa Vergine a Fatima. Mi auguro che la situazione non precipiti, la storia del secolo scorso ci insegna che basta poco per dare inizio a massacri di dimensioni enormi.

Non ci resta che invocare la Regina della Pace affinché ottenga la conversione dei cuori di coloro che in questo momento governano le nazioni.

Ti saluto in Corde Matris.

(Lettera firmata)


Caro fratello in Cristo,
lo scorso autunno ero molto preoccupato dalla possibilità che Hillary vincesse le elezioni, poiché, oltre ad avere idee iperprogressiste, e quindi contrarie alla Legge Eterna di Dio, aveva in programma una politica estera aggressiva nei confronti della Russia, col rischio di scatenare una guerra. Ad esempio la signora Clinton desiderava realizzare una "no-fly zone" in Siria, ma persino i militari statunitensi hanno affermato che applicare una cosa del genere significava fare una guerra contro la Russia, che ha numerosi aerei nel Paese arabo, coi quali bombarda le postazioni dei vari gruppi terroristici ivi operanti (Isis, Fronte al-Nusra, al-Zinki, Ahrar al-Sham, eccetera).

Trump invece aveva detto che voleva allearsi con la Russia per combattere l'Isis, ma dopo qualche tempo aver vinto le elezioni, ha cambiato radicalmente la sua politica estera. Anche io sono molto preoccupato, temo che la situazione possa precipitare. Vedo molta aggressività anche nei confronti dell'Iran, Paese colpevole di non essere asservito alle lobby ebraiche che influenzano il mondo dell'alta finanza e, conseguentemente, molti mezzi di informazione. Ma l'Iran è in buoni rapporti con la Russia e la Cina, quindi un'eventuale aggressione nei suoi confronti potrebbe avere conseguenze drammatiche, trascinando nel conflitto altri Paesi militarmente molto forti. 

A causa dei nostri peccati meritiamo un grosso castigo, ma dobbiamo supplicare il Signore di liberarci dal flagello della guerra, la quale causa non solo distruzione e morte, ma anche la dannazione eterna di tante anime che muoiono odiando i nemici.

In Corde Regis,

Cordialiter