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mercoledì 13 gennaio 2016

Portare le anime a Cristo (-)


Ripubblico volentieri una breve e-mail che tempo fa mi scrisse una gentilissima lettrice di Madrid.



Caro fratello,
                     non sai quanto mi ha fatto bene la lettera di Maristella e la tua risposta che hai pubblicato sul blog! Da molto tempo mi preoccupano grandemente i problemi della Chiesa e del mondo, e prego il Signore di farmi sapere come aiutarlo perché non si perdano le anime, la mia per prima. […] Ho capito che l'uso della ragione può diventare un pericolo se non viene fondato sull'amore di Dio. La pietà e l'adorazione, i consigli di tanti santi e i loro esempi d'umiltà sono il principio su cui tutto questo glorioso edificio della Tradizione ha sempre portato le anime a Dio. Non smettere di regalarci i tuoi blog, fai molto bene alle anime e alla Chiesa.

Uniti in preghiera,

(lettera firmata)


Querida hermana en Cristo,
                                             le tue lettere, quelle di Maristella e di tante altre persone spirituali che seguono regolarmente il blog, mi sono di grande incoraggiamento. Grazie di cuore!

Noi fedeli legati alla Tradizione Cattolica dobbiamo lottare contro due pericoli: da una parte il progressismo e il rilassamento, dall'altra l'estremismo e il rigorismo spietato. Non sempre è facile seguire la strada giusta ed equilibrata. Alcuni si ergono a difensori della Dottrina e della Sacra Liturgia, ma poi si comportano in maniera mondana, ad esempio andando in discoteca, vedendo al cinema film “poco edificanti”, frequentando senza giustificazione cattive compagnie, ecc. (mi riferisco ai tradizionalisti con tendenze “liberal”). Altri ancora (adesso mi riferisco a coloro che hanno posizioni estremiste) hanno spesso un comportamento “poco cristiano” che allontana le anime dalla Religione; ad esempio hanno atteggiamenti aspri, arcigni, severi, rigoristi, poi stanno sempre a piagnucolare sulle avversità che stiamo vivendo, seminano sconforto, rabbia, tristezza, e col prossimo hanno comportamenti “poco caritatevoli”. Chi segue costoro difficilmente riuscirà ad avere la serenità interiore necessaria per praticare con profitto la vita devota.

Il mio blog è rivolto alle anime interessate al cammino ascetico di perfezione cristiana e che desiderano praticare un'intensa vita spirituale impegnandosi a vivere in maniera profonda gli intramontabili insegnamenti del Redentore Divino. Certo, anche noi abbiamo dei difetti, ma sono convinto che la via ascetica che abbiamo deciso di seguire sia quella giusta. L'eresia modernista è il morbo pestilenziale che sta uccidendo innumerevoli anime, ma questa piaga non si combatte con le chiacchiere, bensì con la pratica fervorosa delle virtù cristiane. 

Ogni settimana il blog riceve migliaia di visite dall'Italia e da altri Paesi del mondo. Sarebbe meraviglioso se vivessimo tutti assieme in una “cittadella cristiana” simile alle reducciones (le comunità cristiane che tra il XVI e il XVII secolo gli eroici gesuiti eressero nelle foreste del Sud America). Purtroppo, per diversi motivi, questo sogno non è al momento realizzabile (almeno non da tutti), pertanto dobbiamo continuare a vivere lontano gli uni dagli altri. Per questo motivo vorrei che il blog diventasse una sorta di “luogo di aggregazione virtuale” che consenta a tutti noi di sentirci uniti, di incoraggiarci a vicenda nel combattimento spirituale, di approfondire la Dottrina Cattolica, di fare letture edificanti, ecc. Non è mia intenzione comportarmi da “solista”, infatti sto cercando di coinvolgere altre persone al fine di rendere il blog più “partecipato”, più “comunitario” (la “comunità virtuale” dei cattolici fedeli alla Tradizione e attratti dalla vita ascetica). Ad alcune persone che seguono con particolare interesse il blog ho chiesto di scegliersi uno pseudonimo con cui pubblicare gli scritti che gentilmente mi inviano.

Dobbiamo rigettare la tentazione di vivere il cristianesimo in modo aspro, accigliato e rigorista, infatti se vogliamo davvero fare del bene alle anime e avvicinarle a Cristo, unico Salvatore del genere umano, dobbiamo seguire l'esempio di San Francesco di Sales, il santo della dolcezza. Chi ama Gesù ama la dolcezza. Lo spirito di dolcezza è proprio di Dio. L'anima che ama Dio ama anche tutti coloro che sono amati da Dio, pertanto cerca volentieri di soccorrere, consolare e contentare tutti, per quanto gli è possibile. Dice San Francesco di Sales: “L'umile dolcezza è la virtù delle virtù che Dio tanto ci ha raccomandato; perciò bisogna praticarla sempre e dappertutto.” Questa dolcezza bisogna praticarla specialmente con le persone sofferenti e abbandonate, le quali ordinariamente sono trattate aspramente dal mondo. Non vi è cosa che tanto edifichi il prossimo quanto la caritatevole benignità nel trattare. I santi ordinariamente avevano il sorriso sulle labbra e il loro volto spirava benignità, accompagnata dalle parole e dai gesti. Oh quanto si ottiene più con la dolcezza che con l'asprezza! L'affabilità, l'amore e l'umiltà catturano i cuori delle persone.

Ma per portare avanti questo progetto del “blog comunitario” bisogna dedicare diverse ore al giorno (non tanto per pubblicare i post, quanto per rispondere alle numerose e-mail, alle telefonate, e ad intessere una fitta rete di contatti e di amicizie necessarie per rendere il blog sempre più “comunitario”). Pertanto ringrazio di cuore tutti coloro che fino ad ora hanno supportato questo progetto inviandomi un libero contributo economico per consentirmi di continuare a dedicarmi quasi a tempo pieno alla “comunità virtuale” del blog. Senza l'aiuto di questi lettori e lettrici, penso che avrei dovuto smettere già da tempo.

In alto i cuori!

Cordialiter