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domenica 10 gennaio 2016

La Messa tridentina è particolarmente indicata per le anime contemplative (-)

Tempo fa ho pubblicato un’intervista a Maristella sul tema delle mode indecenti e sulla questione dell’utilizzo del velo sul capo da parte delle donne che assistono al Santo Sacrificio della Messa, come desiderava San Paolo. Quel giorno diverse lettrici mi scrissero per complimentarsi con Maristella. Tra loro mi scrisse anche Letizia, una delle persone che stimo maggiormente.


Ciao D., mi è piaciuta molto l'intervista a Maristella sulla moda e soprattutto sul velo da messa. Le ho scritto e ho colto l'occasione per chiederle consigli sull'acquisto. Ti ringrazio di cuore. Appena ho tempo e calma risponderò alle tue domande. 

Grazie per tutto davvero! È bello se restiamo uniti e in contatto tra di noi. Mi piace l'idea di pregare gli uni per gli altri per il sostegno spirituale e per dar gloria al nostro Salvatore. Per ciò che riguarda il velo, beh io ne sento davvero la necessità dal momento soprattutto che da sabato prenderò l'abitudine di andare alla Santa Messa in latino. Buona giornata D., ringraziamo il Signore e ti esorto a continuare così!

Letizia


Carissima in Cristo,
                                 sono contento che tu abbia deciso di partecipare ogni settimana alla Messa tridentina celebrata nella tua città. Contrariamente a quello che pensano molti modernisti, noi non seguiamo la liturgia tradizionale per fare la parte degli snob che pregano in latino, lingua utilizzata dalle persone colte. Noi, spesso a costo di molti sacrifici, seguiamo il Vetus Ordo Missae perché lo viviamo in maniera più intensa e profonda, siamo attratti dall'affascinante sacralità del rito e percepiamo fortemente l'essenza sacrificale della Messa nella quale si rinnova il Santo Sacrificio del Redentore Divino. Insomma alla Messa tridentina vi partecipiamo in maniera attenta e devota, nutrendo in maniera abbonante la nostra anima. Purtroppo, non tutti riescono a capire le nostre aspirazioni liturgiche e spirituali. Personalmente sono convinto che la Messa tridentina sia particolarmente adatta alle anime contemplative (come la tua) e in generale a coloro che praticano un'intensa vita spirituale. Per esempio, durante il Canone Romano (la preghiera di Consacrazione che nel rito antico viene pronunciata sottovoce dal sacerdote), in quell'apparente silenzio, mentre una persona spirituale si immerge nell'orazione mentale e offre in oblazione alla Santissima Trinità il Santo Sacrificio di Cristo, invece un'anima “poco spirituale” non sa che fare in quei momenti, si distrae facilmente e si annoia certamente, desiderando di poter tornare al più presto alla Messa in rito moderno, nella quale è molto facile avere la tentazione di assistere passivamente alla Consacrazione, limitandosi ad ascoltare quel che dice il prete a voce alta, e quindi senza fare attivamente nel proprio cuore degli atti di adorazione, oblazione, impetrazione, carità perfetta, ecc.

Sono molto soddisfatto della preziosa e disinteressata collaborazione che Maristella sta offrendo al blog. Mi piace molto intervistarla perché le sue risposte sono semplici, chiare e ricche di unzione spirituale. Spero tanto che anche tra voi possa nascere una fraterna amicizia. Voi due vi assomigliate molto (mi riferisco al vostro aspetto spirituale).

Hai ragione, sarebbe bello se restassimo in contatto tra di noi e continuassimo a pregare gli uni per gli altri, affinché il Signore ci aiuti a salvarci l’anima (questo è il vero scopo della vita). Ormai è da anni che siamo amici, la tua prima e-mail risale all’aprile del 2013. Sai, con altre persone mi è capitato spesso che dopo un iniziale periodo di entusiasmo, il rapporto di amicizia si sia affievolito notevolmente. Con te (e con alcune altre persone) invece mi sta capitando una cosa curiosa, e cioè che più passa il tempo e più cresce la stima che nutro nei tuoi confronti. È difficile da spiegare, ma tu hai la capacità di trasmettermi devozione ed entusiasmo nel continuare il cammino di perfezione cristiana. Per me è benefico avere a che fare con te. Non è nemmeno necessario che io legga i tuoi scritti per sentirmi edificato, mi basta pensare a te e al modo in cui vivi da cristiana. La storia della tua conversione mi ha colpito molto perché in te è avvenuto un cambiamento radicale, e adesso desideri vivere il cristianesimo in maniera profonda e coerente, senza fare compromessi al ribasso con la mentalità mondana. Per esempio ho apprezzato tantissimo il fatto che hai avuto la forza di volontà necessaria per gettare nell'immondizia i vestiti scandalosi (chissà quanto ti erano costati!) e adesso vorresti che le donne utilizzassero solo abiti conformi alla virtù della purezza, come insegnato dal grande Papa Pio XII nello splendido discorso “Una gioia”, pronunciato a sostegno della “Crociata della purezza” indetta dalla gioventù femminile di Azione Cattolica. I mondani ti disprezzano perché dopo la tua conversione hai cambiato stile di vita e non ti interessano più le cose contrarie al Vangelo che invece a loro piacciono molto. Io invece è anche per questo motivo che ti stimo assai, ossia perché vuoi vivere da vera cristiana. Mentre i mondani apprezzano le persone soprattutto dal punto di vista estetico (e del portafoglio), io invece le apprezzo essenzialmente per il loro aspetto interiore, poiché ho molta stima verso coloro che praticano le virtù cristiane.

So che tu sei grata nei miei confronti perché ti aiuto ogni volta che ti rivolgi a me per chiedermi dei consigli. Per darti delle risposte chiare e precise vado a consultare i manuali di Teologia Morale in mio possesso e ti dico quel che insegnano dotti e autorevoli autori al riguardo delle questioni che mi poni. Lo faccio volentieri perché ci tengo molto all’anima tua, la quale venne riscattata a caro prezzo dal nostro amatissimo Redentore. Fino ad ora sei rimasta molto soddisfatta delle risposte che ti ho dato e che ti sono state di grande utilità. Non esitare a chiedermi aiuto ogni volta che ne senti il bisogno, per me è una grande gioia aiutare coloro che vogliono vivere fedeli a Cristo. Per me l’amicizia non è un modo per ottenere dei vantaggi materiali (come per i mondani), ma è essenzialmente un mezzo di santificazione mettendomi al servizio del prossimo. 

Ci tengo a dirti che anche tu mi hai donato spiritualmente molto, infatti mi sei di edificazione spirituale e di grande conforto. Sia tramite e-mail che al telefono mi hai dato l’impressione di essere profondamente innamorata del Redentore Divino. Penso che se sarai perseverante e resterai fedele a Dio sino alla morte, poi in Cielo sarai uno dei trofei più belli della Sua infinita misericordia. Quanto è stato buono Gesù con te! Adesso, almeno per gratitudine, devi amarlo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Se lo merita!

Per me è già un grande onore essere tuo amico, ma sapere che addirittura mi consideri tuo fratello (me lo hai detto in altri messaggi), fa crescere la stima, l’affetto fraterno e la gratitudine che nutro verso di te. Continuerò molto volentieri ad impegnarmi per proseguire a mantenere viva la nostra amicizia spirituale, cercando di evitare di darti anche dei piccoli dispiaceri. Se involontariamente dovessi dire o fare qualcosa che ti fa soffrire ingiustamente, ti chiedo di farmelo presente affinché provveda subito a correggere lo sbaglio commesso.

Grazie davvero per la limpida e fraterna amicizia che mi stai donando dal 2013, e che è una di quelle a cui ci tengo di più. Anche se abitiamo molto lontano, ti sento spiritualmente vicina. A causa della distanza, forse non ci incontreremo mai su questa Terra, ma spero tanto che potremo incontrarci ai piedi della Beata Vergine Maria, nella Patria celeste, ove insieme alla Mamma del Cielo, agli angeli e santi santi potremo lodare le misericordie di Dio per tutta l’eternità.

Con sincera stima e affetto,

Cordialiter