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domenica 24 agosto 2014

Amare Maria Ausiliatrice

Tempo fa un fedele laico di stampo "salesiano" mi ha scritto una lettera che pubblico volentieri.

Caro Cordialiter,
                               mi sono deciso a scriverti dopo avere letto con piacere [...] che anche tra i salesiani comincia ad essere apprezzata e conosciuta la S. Messa "Tridentina". Mi chiamo [...] e ti avevo già scritto in passato per dare plauso alla tua idea e al tuo auspicio di una "Fraternità San Giovanni Bosco". Io sono un giovane laico e con mia moglie apparteniamo ad un'associazione fondata nel 1869 dal San Giovanni Bosco in persona: l'ADMA, Associazione di Maria Ausiliatrice. Quindi possiamo ben dire che stiamo parlando della S. Messa che celebrava anche il nostro fondatore. Io credo che attraverso la S. Messa nella forma straodinaria si incarni l'autentico carisma salesiano. Don Bosco era (ed è) un santo che contemplava le realtà soprannaturali, faceva miracoli e profetizzava perché viveva in profonda unione con Dio. Aveva un profondo senso della "presenza". Il suo, era un vivere alla presenza di Gesù e della sua SS.ma Madre. Per questo anche fondò l'ADMA: perché alla sua scuola, imparassimo a vivere come lui alla presenza di Maria Ausiliatrice. S. Giovanni Bosco era anche un'anima che viveva il carisma vittimale; la sua vita era un'offerta continua a Dio, a Lui offriva innumerevoli sofferenze, e lo faceva per i giovani. "Fino all'ultimo suo respiro" visse offrendosi per la gioventù. "Quando don Bosco non pregava?" rispose Pio XI durante il processo di canonizzazione all'avvocato del diavolo, che metteva in dubbio che don Bosco potesse avere avuto il tempo per pregare. Infatti la vita di S. Giovanni Bosco fu tutta una preghiera, un'offerta a Dio e una lode alla Vergine Ausiliatrice. Contemplazione, senso della Presenza, spirito di offerta, tutti questi carismi di don Bosco si vivono eminentemente durante la S. Messa Gregoriana. Pensiamo anche al sogno dei 9 anni, la Vergine Maria affidò a Giovannino l'incarico di portare a Cristo la gioventù pericolante; lui si mise a piangere, non capiva, ma la Madonna disse: "a suo tempo tutto compranderai". E quando don Bosco comprese? Ad un anno dalla sua morte, nella chiesa del S. Cuore a Roma, all'altare dell'Ausiliatrice, proprio mentre celebrava la S. Messa, e si racconta che don Bosco interruppe la celebrazione più di 15 volte perché altrettante volte scoppiò in pianto, commosso. Fa poi sorridere un altro episodio, quando don Calosso disse al piccolo Giovanni, riferendosi alla S. Liturgia: "le nostre novità sono le pratiche della religione che sono sempre nuove e perciò sono da frequentarsi con assiduità". Sono sempre nuove! Un prete del 1800 dice che la liturgia è sempre nuova! Altro che liturgia "ingessata" da ammodernare! Fa pensare come don Bosco adulto abbia tenuto nel suo cuore questo pensiero che ricevette da ragazzino. Aggiungo anche che l'autentico carisma salesiano, è quanto di più attuale ci possano mostrare i segni dei tempi. Penso alle "due colonne", che sono in modo speciale i pilastri spirituali della nostra Associazione. L'Eucaristia e la Madonna Aiuto dei Cristiani. Se pensiamo al sogno delle due colonne (...), appare che a queste due colonne deve attraccare e ancorarsi la barca della Chiesa, attaccata e minacciata da ogni parte. Maria Aiuto dei Cristiani in modo particolare è la Madonna dei tempi difficili; pregandola con questo titolo la Chiesa ne sperimentò nei secoli il potente soccorso e il presidio invincibile contro i nemici della fede cattolica. Forse i nemici della fede non si chiamano più "Turchi" o "Napoleone", ma si chiamano: modernismo, relativismo, indifferenza, eresia...

"La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che la vergine santissima ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana" disse don Bosco. Scusa se mi sono dilungato con questi pensieri; ti ringrazio per il lavoro che fai con i tuoi blog. (...)

In Cordibus Jesu et Mariae,

(Lettera firmata)